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STORM AND STRESS

Storm And Stress (1997)
Under Thunder And Fluorescent Light (2000) (8/10)

Gli Storm & Stress nascono come side-project di Ian Williams dei Don Caballero, in trio con Kevin Shea e Erich Ehm. Il nome e' una traduzione di Sturm Und Drang ("tempesta e assalto"), il movimento letterario germanico.

Se e' vero che la musica e' una alternanza di suoni e silenzi, i Don Caballero ci avevano insegnato ad ascoltare i suoni nella loro dimensione piu' materica, grumi pervasivi di onde sonore. E per fare cio' si erano avvalsi di uno stile King-Crimsoniano, fatto di geometrie di chitarre e percussioni.
Gli Storm And Stress sono il contraltare di quella visione, e, come la fisica moderna insegna, ci rammentano che la materia, l'universo, tutto insomma (noi compresi) è, in massima parte, vuoto e l'essere e' solo un accidente tra un intervallo di nulla e l'altro.
La musica degli Storm And Stress, che si avvale come veicolo espressivo di un free-rock Cecil-Taylor-iano, e' quindi una grande meditazione sulla completa casualita' di quella misera frazione di cosmo che sfugge alla necessita' del nulla.

Il loro debutto Storm And Stress viene prodotto da Steve Albini.


Under Thunder And Fluorescent Light viene prodotto da Jim O'Rourke, e di nuovo e' un po' l'epitome della musica di quegli anni.

Una pletora di titoli bizzarri incorniciano questi commoventi monumenti al nulla, cui la produzione aggiunge un tocco etereo. Sono macerie di suono quelle di "Meet me in the space", bizzarre figure di chitarre reiterate tra le proteste delle percussioni. Se l'influenza del free jazz e' forte, la traduzione di quei concetti in un rock prevalentemente chitarristico e' l'aspetto innovativo. Il tribalismo e' infatti misurato su linee a zig-zag che soffocano il disordine in una apatia emozionale che trova massima traduzione musicale nell'inziale "The sky's the ground" o nella delirante "O when my lady comes", di fatto il rottame dello spiritual dopo che e' passato tra le mani del gruppo.

L'impressione e' pero' quella di caos mostruosamente controllato. A differenza della gran parte del rock (e non solo), che gioca sulla ripetizione, sul refrain, sul dare all'ascoltatore esattamente cio' che si aspetta, gli Storm And Stress giocano sul negare all'ascoltatore ogni punto di riferimento, lasciandolo nella perenne ignoranza di cosa possa contenere la prossima battuta. Questa e' musica veramente frattale: come per il famoso esempio della costa della Bretagna, ogni frase contiene l'intera informazione del disco, ma nessuna misura e' precisamente uguale a un'altra.

La genialita' del gruppo consiste nell'apparire sempre in pieno controllo della situazione, come se l'intero disco fosse lo scherzo dopolavoristico di un team di scienziati. Come suggerisce il titolo dell'ultima traccia - "Listen to the sound our cells make" - Under Thunder e' la colonna sonora della scienza dell'ultrapiccolo, siano essi i quarks della fisica moderna, il DNA della biologia molecolare o i cellular automata di Wolfram.

Il disco dello stesso anno dei Don Caballero, "American Don", subira' pesantemente influenza di questo lavoro.

 

© Lorenzo Casaccia, 2005