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EMILIANA TORRINI

Spoon (1994)
Croucie D'ou la (1995)
Merman (1996)
Love In The Time Of Science (1999) (6/10)
Fisherman's Woman (2005
)

Beth Gibbons fa proseliti con Emiliana Torrini, una specie di via di mezzo tra la prima Bjork (con cui condivide la nazionalita' islandese) e i Portishead (dai quali ha preso anche quel modo di sfumare il canto in una sorta di vagito).

I suoi primi dischi, tra il 1994 e il 1996, godono di scarsa diffusione.

Love In Time Of Science raccoglie una manciata di tracce commoventi, proprio come vuole il 1999. Dalla cadenza quasi trascinante di "To Be Free" alla voce sciolta nell'elettronica di "Wednesday's Child", questa e' la storia di un canto perso tra riverberi di studio e tappeti di tastiere alla Tears For Fears (e, di nuovo non a caso, Roland Orzabal produce il disco). Se la manciata di brani trascinanti e' quello che ci vuole per le radio, la maestria di Torrini esce in brani come "Dead Things", carezzevole lamento da arrangiamenti alieni e disturbi spaziali. Love e' un disco fatto da indie ma che vuole suonare come se fosse da major (cioe' praticamente il contrario di quello che accade di solito).

Senza volerlo, Torrini ha fatto da ponte tra il trip-hop e il pop. Nel 2003, la sua "Slow", ennesima traccia post-bjorkiana suadente e intima, diventa una hit cantata da Kylie Minogue.