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ROLLERBALL
Porky Puppet Wallace Record, 2002
Long Walk For Ice Cream
Cochon, 2002

by Lorenzo Casaccia ©

Dell'evoluzione della musica dei Rollerball abbiamo gia' in parte detto, ma ci soffermiamo qui sugli importanti momenti in cui la loro musica fa un passo oltre.

Se il punto di partenza dell'ensemble di Portland e' una accumulazione di suoni organizzati che possano suscitare le emozioni piu' svariate, il gradino successivo e' quello in cui sono i momenti di silenzio tra i vari nuclei sonori a venire esaltati. Un po' come se la loro musica scorresse al rallentatore e in questo slow-motion potessimo scorgere tutti i singoli gesti del loro free-rock da paese, dei loro giochi ironici e surreali. E' quello il momento in cui il gioco sonoro si fa piu' esplicito e rivelatore, in cui sembra di assistere con sguardo piu' lucido alla metafora del bailamme sonoro dal quale siamo costantemente circondati (avete presente i primi venti minuti di "Moulin Rouge"?).

All'interno di questa volonta' di scarnificare la propria stessa musica, che vive della sovrapposizione continua di infiniti impulsi triturati tra loro, i Rollerball svelano la propria strategia: suonare consapevolmente e lucidamente sempre fuori contesto.

Suonare fuori contesto significa mettere in scena, sonicamente, una assimilazione interiore del caos moderno, dimenticare la provenienza e l'uso del singolo suono perche' quell'impulso e' gia' superato da un input successivo. C'e', in tutto questo, una dimensione narrativa sempre sul filo della schizofrenia, sempre nel segno dell'imprevedibile, ma sempre (e questo e' cio' che li distingue dal resto della cricca Road Cone e simili) assolutamente umana.

Questo lato del suono dei Rollerball si fa esplicito come non mai nella prima meta' di Porky Puppet, che esce per l'italiana Wallace raccogliendo materiale vario. La prima parte del disco contiene materiale inedito del 2001 che esalta le componenti di cui si e' detto sopra.

La tavolozza dei colori da cui attinge il gruppo conserva l'intelligenza e la fantasia di "Trail Of The Butter Yeti". I significati che abbiamo menzionato si conservano immutati dagli stridori metafisici, quasi da thriller, di "Tabor", ai sinistri arpeggi di chitarra di "Shepra" che lasciano spazio ai lamenti del sax, dalla lieve melodia di "Starling" al vibrafono lentissimo di "Pillboy".

Le ultime tracce inedite del disco confermano l'ascesa e meritano di essere annoverate tra la migliore produzione del gruppo. "Vern 92" oscilla tra minimalismo, colonna sonora e canzone mancata fino a una conclusione ambient-trance. "Bigwig And Yellowwater" vive di un tappeto sonoro memore dei Settanta che si muove e si sposta come un organismo vivente sullo sfondo, mentre un pianoforte narra in primo piano, aprendo la strada a rumori trovati, frammenti di dialogo e risate, come attraverso un viaggio sentimentale tra i detriti della modernita'.

Il disco viene completato da qualche brano recuperato da vecchie compilation (spicca "Vivianne And Ham" con nastro rallentato e gocce di pianoforte a piovervi sopra) e dalla ristampa di "We Owned Lions", introvabile LP del 1998 di cui abbiamo parlato nell'articolo.

Giuidizio: (7/10) agli inediti del 2001 e (6/10) al resto. Media: (6.5/10)

L'altra uscita e' invece per la piccola etichetta di San Francisco Cochon. Long Walk For Ice Cream raccoglie due EP usciti solo su vinile sulla stessa Cochon nel 2000 e nel 2001 e ci aggiunge un'altra manciata di inediti.

"Theme From A Movie With Characters" gioca su un dialogo tra sassofono e pianoforte che effettivamente assume un sapore atmosferico e cinematografico, un po' replicato poi dalla seconda parte del terzo inedito, "Hot Pajamas".

"Dear Dean" e "Hot Pajamas" si avvicinano invece di piu' al concetto di "canzone", pur essendo l'uso del canto da parte dei Rollerball decisamente distante dai canoni del rock. Sono canzoni ricche di ispirazione, significative per individuare una direzione di sviluppo futuro per il gruppo, che sembra accostarsi ad una sorta di lied rituale e popolare, sciamanico e lunare, come nelle voci quasi ipnotizzate di "Hot Pajamas" che poi sfumano in una conclusione bandistica. "Dear Dean" e' invece la piu' "normale" delle due, un po' il contraltare vocale di "There From A Movie...".

L'aspetto vocale e' protagonista anche nel resto del disco (mentre potremmo dire che Porky Puppet si concentrava sull'aspetto sperimentale).

Le rimanenti nove tracce recuperano "Travels With Steam" (EP del 2001) e "Zapatas" (del 2000), un po' secondari all'interno della storia della band.

Giudizio: (7.5/10) agli inediti, (6.5/10) a "Travel" e (5.5/10) a "Zapatas". Media: (6.5/10)

Con una messe di uscite che esalta ogni aspetto della loro creativita' pur disperdendone un po' troppo il talento, i Rollerball, uscita dopo uscita, stanno convergendo verso una forma-canzone da camera, avanguardistica e surreale, e si candidano a miglior gruppo di avant-rock in circolazione.