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MCLUSKY

McLusky Do Dallas (2002) (5/10)

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Mclusky Do Dallas Too Pure, 2002

Tutti, ormai, si sono resi conto che la massiccia campagna di ristampe su CD sta provocando una sequenza di revival dei "classici" del rock. Ma, d'altra parte, cosa succede quando un critico ha meno cultura musicale della band che deve recensire?

E' questo il caso dei McLusky, osannati in Italia e un po' anche all'estero oltre ogni razionale aspettativa.

Certo, sappiamo apprezzare, fino ad un certo punto, le epilessie sfacciatamente alla Pixies di questo quartetto in "Lightsabre Cocksucking Blues" e "No New Wave No Fun", ma non possiamo non notare l'ombra dei Jesus Lizard dietro a "Collagen Rock": non a caso alla consolle c'e' Albini a dare quel suono "sporco" che fa tanto alternativo, sporco & cattivo. E - siamo seri - quel paio di brani che giocano la carta della bizzarria, piuttosto che "alla Pavement" sono semplicemente dieci anni in ritardo.

Non bastano un basso tellurico alla Jah Wobble e un po' di turpiloquio nei testi a salvare questo disco.

5/10

© Lorenzo Casaccia, 2002