Torna all'archivio recensioni

HOT SNAKES

Suicide Invoice (2002) (7/10)

Lo spettro dei leggendari Drive Like Jehu rivive nella gesta degli Hot Snakes, con al timone Rick Froberg, gia' leader di quella band, e John Reis, che ha poi sfiorato il successo con i suoi Rocket From The Crypt.

---

Suicide Invoice Swami, 2002

"Suicide Invoice" e' la seconda prova del gruppo di San Diego, dopo "Automatic Midnight" del 2000, ed a pubblicarlo e' proprio la piccola Swami Records, gestita dallo stesso Reis.

Nella migliore tradizione delle indie-band del sud della California, gli Hot Snakes sono soprattutto dei grandi istrioni, autori di brani che concentrano in tre minuti il massimo di energia in funzione delle esibizioni dal vivo.

E' cosi' che tutti i pezzi, sono virtualmente delle hit per i party piu' infuocati, con le chitarre di Froberg e Reis che hanno mandato a memoria vent'anni di rock californiano, dai Dead Kennedy in giu', ed il basso tellurico di Gar Wood a sostenerne l'impatto.

Il post-hardcore epilettico degli Jehu e' subito in evidenza in "I Hate The Kids" e "Paid In Cigarettes", anche se Reis non si limita certo a fare il comprimario e lo spirito funk dei RFTC travolge "Gar Forgets His Insulin" e "XOX".

L'incontro/scontro tra la penna dei due leader fornisce i risultati piu' entusiasmanti, con un alternarsi di luci e ombre che avrebbero potuto produrre i primi Girls Against Boys se fossero nati in California ("Suicide Invoice"). Passando per tutte queste componenti, la cadenza folle degli Hot Snakes, accentuata dalla voce di Froberg sempre sul punto di spezzarsi, aggiorna la danza moderna dei Pere Ubu al suono del rock californiano.

Dodici brani in 33 minuti: viene da qui il rock 'n' roll piu' trascinante dell'anno.

www.swamirecords.com

7/10

© Lorenzo Casaccia, 2002