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FIRE SHOW

Above The Volcano Of Flowers (2002) (6.5/10)

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Above The Volcano Of Flowers Perishable, 2002

Sono una sorpresa positiva i Fire Show, sicuramente non in linea con il grosso del catalogo Perishable (Califone, etc.).

La prima traccia di "Above The Volcano Of Flowers" (i brani non hanno titoli) potrebbe essere una jam impossibile di PIL e Rachel's sopra ad un riffage elettrico. La voce tesa, nevrotica, rimanda a certo emocore ma qui fortunatamente si va al di la' delle barriere di quel genere. Un suono post-hardcore "evoluto" e' ancora dietro alla seconda traccia, con le sue linee chitarristiche spigolose. Una manciata di arrangiamenti creativi e decostruiti, che rieccheggiano anche qualcosa del Pop Group, arricchiscono l'apertura del terzo brano, che poi sfuma in un tema elettronico a la Brainiac.La seconda meta' del disco ripesca invece il suono dei Pixies rendendolo piu' claustrofobico che mai e sovrapponendogli linee vocali new wave.

I Fire Show mescolano in quaranta minuti una massa impressionante di influenze disparate, dall'emo all'underground degli anni '80, dall'elettronica tedesca all'indie-rock. I brani lunghi, elaborati in varie parti, con ritmica ossessiva e voce distorta, rimandano al grandissimo Mark Stewart.

Un senso generale di immaturita' (molte idee sono poco elaborate, ed esposte come in uno sfoggio di bravura) fa parzialmente raffreddare gli entusiasmi, ma il Fire Show potrebbe avere un futuro assai brillante.

6.5/10

© Lorenzo Casaccia, 2002