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DJ SPOOKY (That Subliminal Kid)

Songs Of A Dead Dreamer
Necropolis
Riddim Warfare
Viral Sonata
File Under Futurism
Kaotik: Transgression
The Quick And The Dead
Optometry (2002), (7/10)
Dubtometry (2003) (?/10)

DJ Spooky e' lo pseudonimo di Paul Miller uno dei musicisti elettronici piu' eclettici, colti e preparati. Il suo ingresso nel giro della Thirsty Ear intorno al 2000 ne ha sancito la statura di artista musicale.

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Optometry Thirsty Ear, 2002

Il progetto "Blue Series/Blue Series Continuum" e' sicuramente tra le cose piu' ambiziose ed importanti in circolazione nell'ultimo paio d'anni, una operazione che naviga a vista tra elettronica, improvvisazione, jazz e avanguardia.
Meriterebbe sicuramente una disamina piu' approfondita che finora e' mancata, un po' a conferma di come la materia sia complessa.

"Optometry" mette a contatto DJ Spooky, gia' tra i personaggi piu' trasversali dell'elettronica, con un ensemble di stelle del jazz contemporaneo (Matthew Shipp al piano, William Parker al basso, Joe McPhee ai fiati e Guillermo Brown alla batteria).
Spooky risponde con un lavoro piacevole e coraggioso, ma che si proponeva come estremamente concettuale a partire dai titoli bizzarri fino alle note sul booklet, le quali invitavano a riflettere sull'impossibilita' di distinguere cosa fosse suonato live e cosa fosse "costruito" in studio, con l'elettronica.

Shipp da' il meglio di se' come accompagnatore (ad esempio su "Ibis, desmarches, ibid") rispetto a quando ha mansioni di leader (si veda il suo recente disco solista, "Nu Bop").
Su "Optomtetry" questo eccezionale pianista si ritrova di fianco altri collaboratori occasionali di pari valore. Le due parti di "Variation Cibernetique: Rhythmic Pataphysic" si costruiscono intorno ai sapori orientali del violino di Daniel Bernard Roumain (la prima parte e' introdotta da un drone di Pauline Oliveros). "Asphalt (Tome II)", con Carl Hancock Rux alla voce, ha un cuore da musica black d'avanguardia come un Daniel Givens piu' jazz. "Optometry" e' un jazz-funk elettronico cesellato da Billy Martin di Medesky, Martin & Wood.

Altri brani prendono il jazz soltanto come scusa. "Dementia Absentia" e' una improvvisazione di gusto mediorientale su un ritmo microhouse. "Parachutes" aggiunge l'hip hop agli ingredienti precedenti. "Dementia Absentia" sposta l'accento sull'elettronica minimale.

Quel che resta del jazz viene sommariamente messo insieme in "It's A Mad, Mad, Mad World", che chiude il disco su delle sincopi jazz guidate da Shipp, cosi' come la prima traccia l'aveva aperto. Un pezzo che nel contesto del disco appare ora come sfocato, distante.

"Optometry" e' un disco a tratti memorabile, a tratti troppo ambizioso persino per chi l'ha concepito.

7/10

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Dubtometry Thirsty Ear, 2003

Il relativo successo di "Optometry" spinge Spooky a reallizare "Dubtometry", una raccolta di remix in chiave dub forgiati da gente tipo Lee Perry, I-Sound e Mad Professor.

6/10

© Lorenzo Casaccia, 2002