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SANDRA COLLINS

Cream (2002) (5/10)

Sandra Collins e' a capo dell'ala femminile dei superstar DJ che impazzano negli USA di fine '90 e inizio 2000.

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Cream Kinetik, 2002

Il fenomeno dei superstar DJ e' tra i piu' rilevanti degli ultimi anni negli USA. In breve, gli Americani hanno scoperto, con solo qualche anno di ritardo, i rave, l'elettronica da ballo, l'ecstasy e la figura mitica del DJ. Ci si sono buttati a pesce, e con loro sono arrivate camionate di dollari, una hype colossale ed il loro atavico bisogno di divi/eroi. E i divi/eroi di questo giro sono i DJ.Gente pure meritevole, certo, che magari si e' fatta decenni di gavetta, e che ora raccoglie cio' che ha seminato vedendo accostati i propri tour a quelli delle star del rock. O furbastri come Oakenfold.

Tutto questo discorso per definire un contesto all'interno del quale abbia senso un CD sciapo sciapo di Sandra Collins, che tra tutti i superstar DJ si distingue per il suo essere donna e pure quasi carina (URB l'ha pure messa in copertina con il titolo "Decks, Drugs & Rock 'n' Roll").
Passando, se proprio si deve, al CD vero e proprio, la confezione di "Cream", le foto, la presentazione, insomma tutto il packaging patinato confermano ancora una volta come la musica elettronica stia sfondando a livello commerciale negli USA e sia ormai un prodotto di massa che cerca di vendere qualche copia in piu' simulando l'appartenenza a qualche fantomatica "scena".

A mio avviso, si dovra' diventare un minimo piu' severi nelle valutazioni, onde evitare di promuovere le carrettate di dischi fotocopia che inevitabilmente arriveranno nei prossimi tempi sulla scia di questo boom. Nel frattempo, questa raccolta di trance modaiola non e' per nulla inascoltabile, ma se non date una festa non vedo come vi possa tornare utile.

5/10

© Lorenzo Casaccia, 2002