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BLUR

Think Tank (7/10)

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Think Tank Virgin, 2003

by Lorenzo Casaccia ©

Dopo che Damon Albarn e Graham Coxon hanno bisticciato, il nuovo disco dei Blur e' di fatto il lavoro solista del primo. Non e' una buona notizia.

"Think Tank" e' un pasticcio senza capo ne' coda, dove anche le poche idee buone vengono rovinate da arrangiamenti grossolani, ritmi di quart'ordine, suoni etnici scontatissimi e qualsiasi astrusita' elettronica venga in mente al leader, oramai incontrastato.

Il problema e' che Albarn ora crede di essere il Peter Gabriel del 2000 e, finche' nessuno gli fara' notare il contrario, continuera' a rendere ridicoli quei pochi brani che altrimenti potrebbero essere seri. E' un buon esempio l'iniziale "Ambulance", con tocchi etnici affogati da arrangiamenti grotteschi. Il resto del materiale e' persino peggio. Difficile prendere sul serio "Crazy Beat", di fatto una involontataria parodia comica di "Song 2". Impossibile sopportare "On the way to the club", che invece e' la parodia si se stesso, con quei synth cosi' pacchiani e quelle tastierine cosi' sgraziate. Una impresa attraversare tutti gli altri brani, sempre sulle stesse tristi coordinate.

Non salva certo il disco la melodia di "Out Of Time", da annoverare tra le poche buone idee - non a caso la si sente a ripetizione per radio - ma state all'erta: il disco c'entra ben poco con quella canzone, e viceversa..

A tratti davvero inascoltabile.

4/10