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BLECTUM FROM BLECHDOM


Snauses and Mallards EP
The Messy Jesse Fiesta
(7.5/10)
Bad Music and Buttprints EP
De Snaunted Haus EP
(8/10)
Haus de Snaus (collection from the EPs)
Fishin' in Front of People (live)

Kevin Blechdom
: The Inside Story
Kevin Blechdom; I Love Presets (6.5/10)
Kevin Blechdom: Bitches Without Britches (5.5/10)

Blevin Blectum
: Pirate Planets
Blevin Blectum: Talon Slalom (5/10)


Alla fine degli anni '90, le Blectum From Blechdom sono state l'ala femminile e piu' umoristica dell'elettronica feroce di San Francisco (Kid 606, Lesser). Intorno al 2000 il duo si e' dissolto ed entrambe le artiste hanno continuato con carriere soliste.

La loro produzione, come quella di tutti gli artisti di quella scuola, e' logorroica. La loro musica e' sempre a meta' tra un wit quasi inglese e la presa in giro piu' pacchiana.

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KEVIN BLECHDOM - I Love Presets Tigerbeat6, 2001

"I Love Presets" e' un EP di cinque brani giocosi e a tratti geniali.

Il gioco era gia' un ingrediente fondamentale dell'arte delle Blectum ed e' soprattutto gioco il primo brano, "Interspecies Love", canzoncina pop su una buffa base elettronica. Non sara' poi un miracolo se la Blechdom riuscira' a portare la melodia a casa Tigerbeat6: si senta "Mr. Miguel" (dedicata al Kid?), praticamente una epilessia di eighties pop su beats frullati. C'e' persino una folle versione di "Private Dancer".

L'elettronica piu' sorridente in circolazione e' a un solo passo dall'essere grande.

6.5/10

© Lorenzo Casaccia, 2002

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KEVIN BLECHDOM - Bitches Without Britches Chicks On Speed, 2003

Un lampo d'illuminazione sopraggunge quando comincia "Use Your Heart As A Telephone": questo e' Daniel Johnston al femminile. Stessa melassa, stesso senso surreale dell'assurdo, stessa leggerezza.

Tante canzoni con arrangiamenti folli di IDM massacrata alla Kid 606 (e pure una microcitazione di Kylie Minogue, per i fans piu' attenti di DePedro) e linee vocali da country-girl. Una volta era geniale, ma questa volta si e' perso qualcosa per strada. Stavolta mi diverte solo se sono gia' dell'umore giusto.

5.5/10

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BLEVIN BLECTUM - Talon Slalom Deluxe, 2002

Si sono separate non si sa per quanto le geniali Blectum From Blechdom e quest'anno non ne sono rimaste che delle tracce sparse, segnali occasionali lungo il percorso volti un po' a capitalizzare il rispetto guadagnato con le uscite del 2001.
E' cosi' che ci siamo trovati tra le mani un breve EP di Kevin ("I Love Presets") ed ora questo album di Blevin, che - ahime' - perde nettamente il confronto.

Nessuna delle due ha guadagnato dalla separazione: nel disco di una manca quello che porta l'altra, e viceversa. Forse sono davvero due anime gemelle che non possono restare separate.

Infatti "Talon Slalom" scodella stancamente una manciata di brani che espongono i consueti suoni impossibili, ritmi spezzati e sberleffi elettronici in maniera un po' prolissa.
Si salva solo qualcosa qua e la'. "Rockitship Long Light Years", con una voce campionata che lo fa diventare involontariamente una sorta di cyber-soul kraftwerkiano. "En Gaard", quasi una parodia dei Daft Punk, con ogni sorta di disturbi (incluso il pianto di un neonato). "Take The Remainder And Cut The Heart Out", con un synth drammatico.

Il resto qualche anno fa sarebbe stato per lo meno nuovo, ma ora e' accademia.

5/10

 

© Lorenzo Casaccia, 2002