Preavy Rotation 97

by Andrea Prevignano

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White Mice, Grandaddy, Franz Ferdinand, Magnétophone, Sex Pistols

White Mice - Assphixxxeatateshun (2005, Load)
Mi piacerebbe vedere un concerto dei White Mice: indossano maschere da cavie da laboratorio e vestiti imbrattati di sangue e suonano come una versione iperdistorta dei Melvins alle prese con una cacofonia dei Throbbing Gristle. Quello che ci vuole per scuotersi dal torpore di un anno con poche sorprese. Blixa Bargeld dice che il rock'n'roll è perdere il controllo di sé. I White Mice, gente del Rhode Island, sono molto rock'n'roll.
Per fan di: Sightings, Melvins, Bullet in the Head
The White Mice (audio)

Grandaddy - Excerpts >From The Diary Of Todd Zilla EP (2005, V2)
Jason Lytle è un pazzo visionario, come molti rocker americani cotti dalle sabbie del deserto: Rocky Erickson, Howe Gelb, Guy Kyser. Rischiarano il suo talento la luce di un'ironia tagliente e un certo estro per un country caracollante, dove banjo e schegge di elettronica si danno la mano. L'ultimo lavoro, una frustata di sarcasmo roots rock, tra Willie Nelson, gli Eels e i Pavement, sigilla (per il momento) una carriera egregiamente costruita senza ansie commerciali. Molto bello.
Per fan di: Giant Sand, Eels, Flaming Lips
Pull The Curtain (audio)

Franz Ferdinand - You Could Have It So Much Better (2005, Sony)
Finiti a colpi di programmazione nella playlist delle radio generaliste i Franz Ferdinand allestiscono al momento il più onesto matrimonio tra esigenze di airplay e un certo piglio energico e incompromesso. L'album è equamente diviso tra il demone della new wave primi Ottanta inglese (bisogna dire che quantomeno sono stati tra i primi a rivalutare questi suoni, e tra i meno scontati: Wire e A Certain Ratio) e un pop (intelligente) che ammicca alle chart. Non indispensabile, ma apprezzabile.
Per fan di: Interpol, Bloc Party, Cure
Estratti

Magnétophone - "The Man Who Ate The Man" (2005, 4AD)
Matt "Phone" Saunders e John "Phone" Hanson propongono un'elettronica che ricorda le divagazioni romantiche di Chris Connelly sul tema del techno rock di Pigface e Revolting Cocks. Più intimi e raccolti rispetto a quelli, i due suonano freddi e spigolosi come i Kraftwerk in alcune occasioni ("Benny's Insobriety") ed eteri e impalpabili come i Dead Can Dance ("And May Your Last Words..."). Il suono è perfettamente in linea con il marchio 4AD.
Per fan di: Boards of Canada, Dead Can Dance, Aphex Twin
Oh Darlin' (da "I Guess Sometimes", 2000)

Sex Pistols - Never Mind The Bollocks + Spunk And Spedding Demos (1996, Virgin)
Proprietario di una cassetta originale (avete capito bene: una "musicassetta". Il tempo passerà anche per voi, inutile prendersi gioco dei vecchi) di "Never Mind The Bollocks", non ho resistito alla tentazione di ricomprarlo su CD in un'edizione ampliata. Sul primo disco le canzoni dello storico album che pose un sigillo sul punk inglese decretandone il punto più alto e la morte al tempo stesso; sul secondo i brani registrati per il provino per la A&M, il singolo "'And We Don't Care" uscito in tiratura limitata prima di "Never Mind..." con "Problems", "No Feelings" e "Pretty Vacant", e altri tagli e ritagli con versioni alternative (e diversi titoli) delle canzoni che fecero grandi Rotten e soci.
Per fan di: New York Dolls, Damned, Stooges
Estratti da "Never Mind The Bollocks" (1977)

© Andrea Prevignano, Lorenzo Casaccia