Preavy Rotation 95

by Andrea Prevignano

Hosted by Il Labirinto | Preavy Rotation main page | More music resources | Il Labirinto

Black Rebel Motorcycle Club, Richard Hawley, Staff, Millionaire, Young Gods

Black Rebel Motorcycle Club - Howl (2005, Echo)
Non mi avevano mai convinto i B.R.M.C., un prodotto che ho sempre ritenuto piano, poco originale, con quella fregola di dare una lustrata al suono dei Jesus and Mary Chain non avendone la forza distruttiva. Ma arrivati al terzo album mettono insieme canzoni con un'anima pesante come il piombo, molto "soul" in senso lato. Dopo avere scimmiottato l'Inghilterra degli shoegazer e dei C86, ora lavano i panni nello Yazoo. Folk e blues, tra Hooker, Guthrie e Dylan vengono manipolati in bassa fedeltà. Ottimo il risultato.
Per fan di: White Stripes, Bob Dylan, Spiritualized
Ain't No Easy Way (video)

Richard Hawley - Cole Corner (2005, Mute)
Ci sono canzoni che non si smetterebbe mai di fare passeggiare in testa, languide, morbide, tristi. Tristi, eppure le si canta e si sorride. Richard Hawley, cantante e chitarrista dei britpopster Longpips ne scrive di bellissime (una su tutte, la title track). Se Roy Orbison e Willie Nelson hanno ben seminato, Hawley ha mietuto messe deliziose. Un vero crooner moderno, raffinato che guarda dall'alto, un'altra cifra e un'altra grandezza rispetto a tanti epigoni.
Per fan di: Pulp, Marc Almond, Roy Orbison
The Ocean (video)

Staff - If It Ain't Staff It Ain't Worth A Fuck (2005, Homesleep)
E' un bene che America e Italia si parlino attraverso i canali dell'indie rock. Di recente è successo per i Gutter Twins (Manuel Agnelli, Greg Dulli, Mark Lanegan) e i Bellini (Giovanna Cacciola e Agostino Tilotta degli Uzeda, Matthew Taylor dei Romulans e Alexis Fleisig dei Girls Against Boys). Negli Staff ci sono elementi dei nostri bravissimi Yuppie Flu, Quickspace e Grifters, come dire: il meglio del pop deviato e dissonante ai lati dell'Oceano. La lezione dei Pavement è sempre presente, le chitarre graffiano e alcune buone melodie pop si fanno ricordare.
Per fan di: Pavement, Sebadoh, Silver Jews
Hey Sister (audio)

Millionaire - Paradisiac (2005, PIAS)
Prodotti da Josh Homme (Queens of the Stone Age), i belgi Millionaire al secondo lavoro dopo "Outside The Simian Flock" (2001) mantengono un approccio heavy e vagamente acido al pop (non meraviglia che Allmusic.com li paragoni agli Happy Mondays). Il debito più grosso lo pagano ai QOTSA, e non per nulla il chitarrista Tim Vanhamel (ex Evil Superstars) fa parte del side project di Homme, Eagles of Death Metal, mentre il tastierista Aldo Struyf accompagna dal vivo Mark Lanegan. Chitarre possenti, campionatori taglienti, un clima per certi versi ballabile, il che non è sempre da disprezzare.
Per fan di: Queens Of the Stone Age, Evil Superstars, Faith No More
I'm On High (video)

Young Gods - XX Years 1985 - 2005 (2005, PIAS)
C'è stato un momento in cui il cosiddetto technorock, a cavallo tra anni Ottanta e Novanta ha dato un robusto scossone alla scena, aumentando la potenza tellurica dell'onda d'urto del grunge. Si scoprì allora che, sulla scia di precursori come Test Dept., Nitzer Ebb, D.A.F. e Pankow, era possibile fondere con effetti paurosi il fragore delle chitarre con quello di sampler e drum machine. Gli svizzeri Young God furono protagonisti eccezionali di quel momento con album cupi, di ambientazione industrial, rumorosi, aggressivi, l'anima nera dei Sisters of Mercy e la spietatezza cinica dei Big Black in una combinazione mortale. Recuperate i loro lavori più belli, come "L' Eau Rouge" (1989), "TV Sky" (1991), "Only Heaven" (1995). O partite da questa raccolta celebrativa di venti anni di attività. Nell'aprile 2006 un nuovo album.
Per fan di: Nine Inch nails, Ministry, Pigface
Secret (video, live)

© Andrea Prevignano, Lorenzo Casaccia