Minus the Bear - Menos El Oso (2005, Suicide Squeeze)
Fa quasi piacere non riuscire a trovare immediatamente termini di raffronto, o le giuste categorie
classificatorie per spiegare il suono di una band. Il quartetto di Seattle (con componenti di Botch e Kill
Sadie) è giunto ormai al suo quarto lavoro in quattro anni, portando a compimento l'elaborazione di sonorità
davvero inconsuete. Si potrebbe definirlo indie pop (non mancano buone aperture melodiche) ma estremamente
frammentato, dove percussioni sintetiche e drum set si incrociano, cavate di chitarra e synth si intrecciano. Il
suono è molto washingtoniano, le armonie vocali a volte possono ricordare i primissimi Police, a volte i
grandiosi popster sui generis Shudder to Think. Ecco, non ce l'ho fatta a chiarire il concetto sotteso al loro
suono, e sono felice. Grande piccolo lavoro indipendente, tra i migliori del 2005.
Per fan di: Shudder to Think, Helium, Blonde Redhead
Laura Veirs - Year Of Meteors (2005, Nonesuch)
Delicata, raffinata, la dimessa e occhialuta cantautrice di Seattle Laura Veirs ha una voce calda e allo stesso
tempo penetrante. L'impianto è pop ma ciò che distingue le sue canzoni da quelle delle colleghe Suzanne Vega e
Kristin Hersh, per nominare due artiste affini, è una tavolozza di timbri più ricercati. Adult oriented pop al
femminile che richiede una fruizione quantomeno un po' attenta.
Per fan di: Lisa Germano, Cat Power, Suzanne Vega
Estratti
Vendetta Red - Sisters Of The Red Death" (2005, Epic)
La trilogia da Seattle si chiude con un'ottima emocore band che combina stacchi furiosi, ritmica impeccabile in
mid tempo e un cantato emo che concede qualcosa di troppo al mainstream, se è vero che nei momenti più raccolti
il vocalist Zach Davidson trascina la voce su lidi romantici à la Bono. L'album sta in equilibrio sul filo: alla
sinistra le intemperanze emo di Biffy Clyro e Sunny Day Real Estate, a destra il neo punk consolatorio dei Blink
182 ("Silhouette Serenade)". Terribilmente ben suonato e ben prodotto da Howard Benson (Blindside,
Motörhead).
Per fan di: Sunny Day Real Estate, Compound Red, Biffy Clyro
Silhouette
Serenade (video)
Fountains of Wayne - Out-of-State Plates (2005, Virgin)
Se c'è una band che a pieno titolo può essere definita "college", ebbene questa è i F.O.W., formazione
newyorkese con una manciata di album all'attivo (l'ultimo, "Welcome Interstate Managers", risale a due anni fa).
Non una sola successione di accordi non è stata già sentita, eppure fa piacere ascoltare queste canzoncine pop
gravide di chitarre e cori epici. "Out-of-State Plates" è preferibile a qualsiasi cosa abbiano mai stampato, una
gustosa collezione su doppio CD di b side, outtake e rarità varie. Perfetto power pop di fine vacanze, da
stipare sul lettore mp3.
Per fan di: Weezer, Elastica, Breeders
Mexican Wine
(video, da "Welcome Interstate Managers")
Mars - 78+ (1996, Atavistic)
Una delle quattro formazioni presenti sulla storica compilation enoana "No New York", manifesto della new wave
oltranzista newyorkese del 1978, i Mars sono stati i meno prolifici e forse anche per questo i più dimenticati
tra i gruppi di quella stagione. La Atavistic, che il dio dell'indie rock l'abbia in gloria per tutte le ottime
ristampe che pubblica, ha messo insieme buona parte del materiale pubblicato: il singolo "3E/11,000 Volts", la
testimonianza (purtroppo incompleta) della partecipazione alla suddetta raccolta, materiale live (comprendente
le canzoni dal primo e unico EP omonimo) di un concerto del CBGB's allora registrato da un giovane e arrabbiato
Arto Lindsay. Il tutto rimasterizzato da Jim "Foetus" Thirlwell. New wave minimale, atonale, ultranoise, ma
sincera. Suoni che stanno ritornando (vedi Sightings e Wolf Eyes).
Per fan di: Sonic Youth (periodo "Confusion Is Sex"), DNA, Liars
Estratti
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