Preavy Rotation 87

by Andrea Prevignano

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Medications, Broadcast, Bell Orchestre, Super Furry Animals, Flaming Lips

Medications - Your Favorite People All In One Place (2005, Dischord)
Ascoltare questo album è in effetti simile all'impagabile piacere di radunare le persone di cui amate circondarvi tutte in un posto per potervele godere. Gli amici riuniti questa volta sono David Ocampo e Chad Molter, rispettivamente il chitarrista e il batterista degli inimitabili e bravissimi Faraquet (Molter qui è al basso) e il batterista Andrew Becker (già con la cantautrice Mary Timony). Insieme danno vita a uno strabiliante, intenso e vibrante album postpunk, ritmicamente fastoso, complesso ma mai cervellotico. Chi aveva apprezzato il pathos melodico dei Faraquet qui troverà materia buona, buonissima. Musica che respira ampia, e commuove. Un album eccezionale, da ascoltare e riascoltare.
Per fan di: Smart Went Crazy, Faraquet, Burning Airlines
Surprise! (audio)

Broadcast - Tender Buttons (2005, Warp)
Se con il precedente "Ha Ha Sound" gli inglesi Broadcast avevano consolidato il proprio status di più credibili epigoni degli Stereolab, con "Tender Buttons" muovono in avanti e in diagonale sulla scacchiera dell’indie rock britannico attenuando i toni e facendosi più riflessivi, lasciando a semplici quanto attutite linee di basso e synth la guida di canzoni leggere e sfocate, sullo sfondo, ma non per questo meno pregnanti. La voce torbida e sottile di Trish Keenan pareggia quella soffiata di Belinda Butcher dei My Bloody Valentine, ma se in questi ultimi il suono si era fatto da ultimo un avvolgente tornado di chitarre, nei Broadcast - che la sensibilità dei MBV hanno in qualche modo ereditato - i brani sono scheletrici, filiformi e non c’è mai sopravvento di alcun elemento. Ma tagliano come il bordo innocuo di un foglio di carta.
Per fan di: My Bloody Valentine, Ultyra Vivid Scene, Stereolab

Bell Orchestre - Recording A Tape The Colour Of The Light (2005, Rough Trade)
Questo curioso ensemble di Montreal che dal vivo si presenta come un quintetto per violino, ottoni, contrabbasso, percussioni, electronics (qui è impreziosito anche dal lavoro di una chitarra) è guidato da Richard Reed Parry e Sarah Neufeld degli Arcade Fire. Hanno aperto di recente una manciata di date nordamericane dei Mogwai con la loro enigmatica proposta che sa di un postrock sui generis di volta in volta stravinskiano, jazzy, noir, epico (ricordano talvolta i crescendo dolorosi dei GY!BE, o gli straordinari e troppo presto dimenticati "Jesus Lizard del prog", i Nøught). Il disegno è troppo complesso per osservarlo così da vicino. Per il momento una grande prova.
Per fan di: Silver Mt. Zion, Nøught, Godspeed You! Black Emperor
Tower Of Bowl (audio)

Super Furry Animals - Love Kraft (2005, Rough Trade)
Ha il tocco languido della migliore psichedelia floydiana e al tempo stesso - e ciò contrasta per nulla - un’elegante allure lounge, complice forse anche l'intervento del produttore Mario Caldato (Beastie Boys, Moby). "Love Kraft", settimo lavoro in studio dei Super Furry Animals (Cardiff, UK), è un album snob che, accantonata la verve politica del gruppo, non alza mai il tono di voce e ha le buone maniere un po' affettate e aristocratiche di certe gemme acide da "perfumed garden". Il coro di Catalonia accreditato sulle note (l’album è stato registrato in Spagna) e le parti per archi curate da Sean O'Hagan degli High Llamas conferiscono all’album un'aura di altri tempi: c'è la swinging London e al tempo stesso la San Francisco lisergica di Haight Astbury in brani come "Ohio Heat" e richiami di Bacharach e Conniff in "Walk You Home". Obbedisce a logiche di altri tempi, "Love Kraft", guidato dal leader Gruff Rhys nei territori remoti e futuribili di una psichedelia moderna.
Per fan di: Gorky's Zygotic Mynci, Verve, Mercury Rev

Flaming Lips - Finally The Punk Rockers Are Taking Acid 1983-1988 (2002, Ryko)
Box set da tre CD che racchiude l'intera prima produzione della band di Oklahoma City, che sommò il linguaggio del postpunk a quello del rock lisergico, tra Stooges, Sonic Youth e Grateful Dead, inventando una nuova sintassi nel rock indipendente. Qui raccolti il primo omonimo EP (1983), "Here It Is" (1985), "Oh My Gawd" (1987) e Telepathic Surgery" (1988) oltre a un buon numero di outtake e live. Con questi album Wayne Coyne dimostrò che l'hippie e il punk possono essere amici, leccare acidi come Jerry Garcia e suonare sguaiati come Iggy Pop. Uno snodo cruciale nell'indie rock degli anni Ottanta. Per fan di: Mercury Rev (periodo "Yerself Is Steam"), Sonic Youth, Leaving Trains
Estratti

© Andrea Prevignano, Lorenzo Casaccia