Preavy Rotation 84

by Andrea Prevignano

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Anthony Braxton, Sufjan Stevens, The Warlocks, The Punks, Neutral Milk Hotel

Anthony Braxton - Saxophone Improvisations, Series F (2005, America/Universal)
Quando nel 1972 compose le nove improvvisazioni per sax alto di "Saxophone Improvisations, Series F", Anthony Braxton aveva 27 anni, amava Stockhausen, Philip Glass, gli scacchi, l'architettura. Era uno dei musicisti afroamericani più stimati del jazz e riscuoteva grande successo anche tra gli amanti più visionari del rock. Ogni giorno si alzava dal letto e si chiedeva: mi ammazzo o suono? Ipersensibile, soggetto a terribili depressioni, ma anche vulcanico, iconoclasta, estremo. Come molti freejazzisti trovò nella Parigi a cavallo tra i Sessanta e i Settanta una riserva protetta di cultura, buone letture e frequentazioni e grande sperimentazione. Nella Serie F Braxton porta a livelli stellari le idee già concepite in "For Alto" nel 1969, forzando i limiti dello strumento tra stridori di ancia, soffi, ansimi, alternando notturni hard boiled a tremende sfuriate. La registrazione nitida riporta anche il picchiettare delle dita sui tasti. Su Allmusic.com Eugene Chadbourne sostiene che si tratti di una delle performance solo migliori di tutta la storia del jazz. (Braxton è vivo e vegeto e produce ancora ottima musica). E di solito il Dottore Chad ha sempre ragione.
Per fan di: Ornette Coleman, John Zorn, Eric Dolphy
Estratti (audio)

Sufjan Stevens - Come On Feel The Illinoise (2005, Asthmatic Kitty)
Sufjan Stevens fa così: viaggia, si guarda attorno, legge giornali e libri, fa amicizia con persone dai caratteri più disparati, e nutre il serbatoio della sua immaginazione con volti, suoni, parole e varie suggestioni. Poi fa diventare tutto ciò musica. Poi ordina la musica in cicli. "Come On Feel The Illinoise" è il secondo episodio del ciclo dedicato ai cinquanta stati dell'Unione (il primo uscito nel 2003 si intitolava "Greetings From Michigan"). Non che ci si sia dedicato con la foga di ultimare un progetto sconfinato, visto che prosegue con la sua produzione ordinaria ed è alle prese con altri cicli musicali (zodiaco cinese, pianeti del sistema solare e dodici apostoli). La musica spazia dal cantautorato dolente di Elliott Smith a quello soffuso à la CSN&Y, a certe deliziose divagazioni lounge in perfetto stile Jim O'Rourke. Un brano si intitola "The Black Hawk War, Or, How To Demolish An Entire Civilization And Still Feel Good About Yourself In The Morning, Or, We Apologize For The Inconvenience But You're Going To Have to Leave Now, Or I Have Fought The Big Knives And Will Continue To Fight Them Until They Are Off Our Lands". (vedi p.r. #41)
Per fan di: Elliott Smith, Beck, Stereolab

The Warlocks - Surgery (2005, Mute)
Quarto album per i californiani Warlocks autori di un acid rock che suona come il frutto incestuoso di un coito tra Hawkwind e Spacemen 3. Il chitarrista Bobby Hecksher, ultimamente ossessionato dalle produzioni di Phil Spector, in occasione di "Surgery" ha riesumato il "boom-tchak" dei Jesus and Mary Chain del periodo "Psychocandy" e ha trasformato l'accompagnamento massivo delle chitarre elettriche in un vero e proprio muro del suono. Linee melodiche narcolettiche, ritmiche dritte e un impatto sonoro complessivo veramente imponente: questi gli ingredienti di un album che cresce a ogni ascolto. Suonare al massimo volume.
Per fan di: Jesus and Mary Chain, My Bloody Valentine, Ultra Vivid Scene
Live, Village Underground NYC, APR 5 2001 (video)

The Punks - Thank You For the Alternative Rock (2005, 5RC)
Un primo ascolto di questa raccolta un po' naïf di frammenti sconclusionati, boati improvvisi, melodie traballanti mi aveva lasciato con molti dubbi. Poi mi sono sentito vecchio: non è mai bello cedere al cinismo rassegnato di chi troppe ne ha sentite. Probabilmente quando i Velvet Underground o i Suicide si proposero nei primi concerti suscitarono grande indignazione, quando il punk scandalizzava i borghesi c'era chi preconizzava breve vita e scagliava ogni tipo di maledizione a quella musica sferragliante e incerta. I Punks, creatura di Slim Moon (proprietario della 5RC e della Kill Rock Stars) non sono i V.U. e neppure i Suicide, ma hanno quel modo ingenuo e divertito di proporre una musica fatta di dilettantismi, synth scassoni e chitarre traballanti. Spesso indulgono in pasticci cacofonici, ma si sa, sono Punks.
Per fan di: Flossie and the Unicorns, Arab of Radar, Beat Happenings
Rock And Roll Punks Rock Rock and Roll (audio)

Neutral Milk Hotel - In the Aeroplane Over the Sea (2005, Domino)
Si tratta della gradita ristampa dell'ultimo lavoro (il secondo, del 1998, uscito su Merge) dei Neutral Milk Hotel, formazione attiva tra il 1989 e il 1998 tra Los Angeles, New York e Athens all'interno del collettivo Elephant 6 Recording Company di cui in tempi diversi hanno fatto parte band come Apples in Stereo e Olivia Tremor Control (che hanno fornito materiale umano ai Neutral Milk Hotel in un continuo turbinio di cambi di formazione). Responsabile primo del progetto è il cantante e chitarrista Jeff Magnum capace di grandi intuizioni folk e psichedeliche, e di arrangiare fiati, organo, fisarmonica in canzoni acide e pop allo stesso tempo. Uno dei capolavori del genere lo-fi.
Per fan di: Pavement, Flaming Lips, Guided by Voices
Estratti (audio)

© Andrea Prevignano, Lorenzo Casaccia