Preavy Rotation 79

by Andrea Prevignano

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Karate, Zincs, We Are Wolves, Dead 60's

Vv.Aa. - Berlin Super 80 (2005, Monitorpop Entertainment)
Ecco una di quelle uscite che producono nel folle acquirente di dischi una salivazione copiosa e incontrollabile. Si tratta di un CD, un DVD e un dettagliato booklet a proposito della davvero incredibile scena della "neue Welle", la new wave tedesca tra il 1978 e il 1984 tedesca. Nel CD sfilano i gruppi della famiglia dei "geniali dilettanti" che animava la Berlino del muro: Einstürzende Neubauten, Die tödliche Doris, Malaria, Mona Mur, Sprung aus den Wolken e moltissimi altri, band dal passo marziale, testimoni consapevoli o meno della cultura musicale industriale, di un modo di fare rock al tempo stesso intellettuale e selvaggiamente liberatorio e percussivo, per una volta smarcato dagli stilemi inglesi e americani. Nel DVD i cortometraggi girati in Super 8 di quella stagione che non fu solo musicale ma radunò anche una scuola cinematografica di tutto rispetto (Walter Gramming, il team di Notorische Reflexe, Manfred Jelinski e altri), e centinaia di foto in bianco e nero delle band e della scena del periodo. Affrettarsi: 5000 copie numerate a mano. Imperdibile.
Per fan di: Einstürzende Neubauten, Birthday Party, Lydia Lunch

Karate - In The Fishtank Vol. 12 (2005, Konkurrent In The Fishtank)
La cosa funziona in questo modo: si prende una band, o anche due, le si assegna un periodo limitato (solitamente: due giornate) per registrare o una jam o canzoni finite. Il risultato senza overdub o altre sofisticazioni viene pubblicato. In passato hanno partecipato, tra gli altri: Jaga Jazzist e Motorpsycho, Sonic Youth, ICP e Ex, No Means No, June of '44. I Karate hanno scelto la via della cover. E che cover: tutte in qualche modo politiche e legate ad argomenti libertari: "Strange Fruit" di Billie Holiday, "Bob Dylan Wrote Propaganda Songs" oltre ad altri numeri dei Minutemen, "Tears Of Rage" di Dylan e altre. Nonostante il repertorio sia sanguigno, filtra comunque il velato ed elegante jazzy spleen di Geoff Farina e soci. Spiazzante.
Per fan di: Black Heart Procession, Low, Sparklehorse

Zincs - Dimmer (2005, Thrill Jockey)
Il progetto di una persona, Jim Elkington, diventa band in occasione del secondo album degli Zincs, gruppo di Chicago che sfugge agli estremismi noise della città del vento e pure alle lande desolate dell'anemico postrock. C'è una gentilezza di fondo nella musica degli Zincs, un approccio folkish che rimanda alle ai languori acustici di un Nick Drake dopo qualche anfetamina. Pop gentile, da camera, con un filo di inquitudine non troppo ben dissimulata.
Per fan di: Calexico, Jim O'Rourke, David Bowie
Bluestones (audio, da "Moth And Marriage")

We Are Wolves - Non-Stop Je Te Plie En Deux (2005, Mintaka Conspiracy)
Trio canadese artpunk che dà l'assalto con un certo piglio cattivo alla tendenza electro rock del momento (Out Hud, Rapture et similia). Basso distorto, drum machine e drum set, tastierine scassate. L'impressione è di avere già sentito cose del genere, ma l'approccio è così sguaiato che fa piacere ritrovare nel 2005 un'attitudine così punk.
Per fan di: LCD Soundsystem, Les Georges Leningrad, !!!
L.L. Romeo (audio)
Vosotros, Montrous (video)

Dead 60's - Dead 60's (2005, Sony/Deltasonic)
Un'altra band inglese (di Liverpool) che guarda al crinale tra Settanta e Ottanta (curiosa a questo punto la scelta del moniker), quando il punk si sporcava di reggae, dub e dance. I quattro puzzano di operazione nostalgia lontano cento chilometri, ma per chi ha vissuto da vicino la stagione del punk e le sue contaminazioni sentire echi di Clash (quelli di "This is Radio Clash" e "Washington Bullets", per intenderci) e Talking Heads, a volte è un piccolo tuffo al cuore. Più onesto del previsto.
Per fan di: Ruts, Clash, Mickey Dread
Riot Radio (video)

© Andrea Prevignano, Lorenzo Casaccia